Puntare sulla qualità dei progetti
Le linee guida tendono a spostare l’attenzione dal se fare o no le centrali eololiche (sterile contrapposizione tra “favorevoli e contrari” alla realizzazione degli impianti) al come farle, concentrandosi sulla qualità dei progetti e sulle reali possibilità di integrazione tra “ragioni” energetiche, spaziali, paesistico-ambientali, tecnico-economiche e gestionali.
A tal fine le linee guida indagano la modalità di inserimento dei nuovi impianti eolici rispetto ai caratteri specifici del paesaggio maceratese immaginando nuove possibili relazioni tra questi e le nuove infrastrutture per la produzione di energia (nuovi paesaggi del vento).
Dall’impianto eolico al parco
Le linee guida individuano le aree paesisticamente idonee alla realizzazione degli impianti e forniscono criteri progettuali specifici per la riduzione e compensazione di impatti visivi, impatti su suolo e acque, impatti su vegetazione, fauna, habitat e connessioni ecologiche con riferimento a una selezione di buone pratiche nazionali e internazionali.
Le linee guida forniscono inoltre criteri per il miglioramento della qualità del paesaggio a partire dal dialogo tra caratteri del territorio e variabili tecniche relative al funzionamento degli impianti, pervenendo alla prefigurazione di nuovi possibili paesaggi eolici.
Una delle ipotesi è quella di realizzare contestualmente all’impianto dei veri e propri parchi attrezzati, creando nuove occasioni di fruizione e di valorizzazione di territori spesso marginali o degradati.
Le simulazioni ravvicinate riguardano pertanto spazi organizzati per l’educazione ambientale, la pratica sportiva, la didattica , lo studio scientifico del vento, etc.